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Serafino Foti elogia il team BMW Motorrad Italia

Friday, 1 July 2011 10:13 GMT
Serafino Foti elogia il team BMW Motorrad Italia


Più che contento dei risultati conseguiti fino ad ora è Serafino Foti, Team Manager BMW Motorrad Italia e protagonista di lungo corso del paddock SBK. Foti, dopo la lunga esperienza nell'ambiente Ducati, è senza dubbio la figura di riferimento per la compagine italiana, che ora punta a migliorare ulteriormente i prossimi risultati, sperando in un ritorno a pieno titolo del due volte iridato James Toseland tra le proprie fila, dopo la sfortunata prima parte di stagione del pilota britannico.


Siete al primo anno di BMW Motorrad Italia nel Mondiale Superbike, ma avete fatto degli enormi progressi in questa prima parte della stagione con Ayrton Badovini. Sta tutto andando secondo i piani? Pensavi che ci avreste messo meno tempo ad arrivare a questo punto, o forse di più?


"Sinceramente sapevamo che l'inizio del campionato sarebbe stato difficile, in quanto il nostro progetto è partito a fine ottobre e non abbiamo avuto il tempo di prepararci al meglio per la prima gara. Inoltre, abbiamo trovato brutto tempo negli unici 2 test programmati ad inizio campionato e questo ha rallentato sensibilmente il nostro programma di sviluppo. Tutta la squadra ha lavorato e sta lavorando duramente e i progressi fatti in così poco tempo sono notevoli. Direi che sta andando tutto come previsto, poiché il nostro obiettivo era quello di entrare regolarmente nella top 10 nella seconda parte del campionato."


Quali sono le legittime ambizioni dunque per il resto della stagione?


"Rimanere costantemente nella top 10, continuando a lavorare per migliorare la nostra moto, cercando di ottenere qualche soddisfazione in più nelle prossime gare."


Ayrton sta dimostrando di essere un pilota in grado di competere con i migliori del lotto, da parte vostra il percorso di supporto e di affiancamento già a partire dallo scorso anno sembra aver creato una sinergia particolare. Quanto questo affiatamento tra team e pilota ha dato fino ad ora, e a quanto altro può portare?


"Quando si raggiungono risultati soddisfacenti il lavoro di squadra è determinante, il pilota non è un computer ma una persona umana che ha bisogno di tutto il supporto per rendere al meglio."


Per un pilota in un grande momento di forma, ce n'è un altro in estrema difficoltà. Cosa può fare la squadra, e il Team Manager, per gestire al meglio queste situazioni diametralmente opposte?


"Anche se sono due situazioni opposte la differenza è legata alla sfortuna e soprattutto al brutto infortunio che ha subito James, molto più grave di quello che sembrava. Quello che faremo, e che abbiamo fatto finora, sarà dargli tutto il supporto necessario per farlo ritornare il pilota di un tempo: un 2 volte campione del mondo che ha solo 30 anni, non può finire la carriera in questo modo. Gli siamo vicini e lo saremo fino alla fine della stagione. Per quanto riguarda Ayrton, la sua costante crescita è la dimostrazione di un grande impegno, ma è in una fase molto delicata perché in un attimo puoi diventare un grande campione o rimanere un pilota come tanti. Tutti insieme lavoreremo e ci auguriamo che si avveri la prima opzione."